Demo ARXivar
Help

Crisi d’Impresa: impara il controllo di gestione per aiutare l’azienda

La crisi di un’impresa è un momento molto delicato che deve essere affrontato con il giusto supporto. Le procedure e accortezze che portano a seguire la crisi e a risolverla devono essere tempestive. La programmazione e il controllo di gestione sono tra le attività principali con cui l’azienda verifica che la gestione stia andando per il verso giusto.

Crisi d’impresa e controllo: i primi passi

Evitare il ritardo nel percepire i segnali di crisi è possibile operando su tre fronti:

  • individuare gli indicatori della crisi, che devono far prevedere il problema
  • gli strumenti di rilevazione per agire in maniera tempestiva per scattare l’allarme per intervenire laddove si è verificato un problema
  • meccanismi e le procedure per fronteggiare subito e con efficacia la crisi.

Perché il controllo di gestione aiuta con la crisi d’impresa

Possiamo riassumere tutto in tre punti fondamentali.

1) Valutazione dell’organizzazione dell’impresa e attività di vigilanza e diagnostica

Eventuali problemi patrimoniali o economico-finanziari rendono probabile la crisi o l’insolvenza dell’impresa con i  presupposti per l’accesso alla composizione nella fase pre-crisi (conosciuta anche come twilight zone) poiché è antecedente alla crisi dell’impresa in cui è ancora possibile che ci sia un eventuale rientro nell’equilibrio. In quest’ottica servono procedureorganigrammi e assetti che permettono una pianificazione adeguata per diagnosticare, prima e, poi, consentire di risolvere tempestivamente lo squilibrio patrimoniale o economico finanziario in cui versa la società.

In questa fase è necessario arrivare a effettuare valutazioni costanti che determinano l’adeguatezza dell’assetto ed eventualmente fornire idonee iniziative per garantire tale adeguatezza. Bisogna quindi valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo rispetto alle dimensioni, alla complessità e alle caratteristiche dell’azienda in questione, con particolare attenzione al funzionamento dell’azienda, alla separazione e alla contrapposizione di responsabilità nei compiti e nella definizione dei poteri  e delle mansioni di ciascuno.

In questo modo, bisogna mettere in evidenza come, una volta che sia stata verificata l’idoneità degli assetti interni ai fini preventivi, si dovrà poi vigilare con assiduità sulla loro realizzazione e sull’idoneità del sistema adottato, segnalando che in corso d’opera vengano fatti correttivi e adattamenti. Questa è un attività non saltuaria ma continua che permette l’interlocuzione con l’organo di amministrazione e il monitoraggio sulla gestione.

2) Individuazione dei problemi tempestiva

L’organo di controllo ha quindi anche il dovere della tempestiva segnalazione della sussistenza dei presupposti per la presentazione dell’istanza per la composizione negoziata. Chi ha questo ruolo ha il compito di vigilanza sull’adeguatezza degli assetti e sul loro concreto funzionamento per la rilevazione tempestiva di eventuali problematiche che possono emergere in ogni momento. Nell’esercizio dell’attività di vigilanza l’Organo di controllo che coglie i sintomi di squilibrio patrimoniale, o economico-finanziario provocati da assetti all’evidenza inadeguati o non implementati dall’organo di amministrazione, deve comunicarlo subito al manager o al responsabile.

3) Segnalazioni dell’organo di controllo

Il  ruolo svolto dal controllore riguarda la rilevanza dei flussi informativi aziendali tra organo di controllo e organo di amministrazione all’interno della società per la collaborazione e la ricerca di soluzioni idonee.

Alle  informazioni “interne” si aggiungono quelle “esterne” che dipendono da:

  • creditori pubblici qualificati,
  • indicatori patrimoniali, finanziari ed economici

Tutti questi sono monitorati nelle loro attività di verifica, in base alle dimensioni dell’attività svolta, della complessità e delle caratteristiche anche organizzative della società. Tra questi si individuano:

  • la sostenibilità degli oneri finanziari e dell’indebitamento;
  • il grado di adeguatezza patrimoniale e natura delle fonti;
  • l’equilibrio finanziario;
  • la redditività;
  • i ritardi nei pagamenti (indicazioni ricavabili dalla lista di controllo e dai dati che andranno a connotare la pratica, inserita sulla piattaforma telematica nazionale, volta a verificare la ragionevole perseguibilità del risolvimento).

Tutto questo è possibile grazie al controllo di gestione.

Controllo di Gestione: cos’è?

Il controllo di gestione è quell’insieme di processi aziendali, attività, strumenti e metodologie che permettono di tenere sotto controllo lo tutto il lavoro quotidiano seguendo gli obiettivi aziendali.

In sostanza, si tratta di un’attività di monitoraggio che si basa sull’analisi dei dati. Questa tiene sostanzialmente conto di:

  • MOL – margine operativo lordo sui prodotti e servizi venduti.
  • Break-even point.
  • Conto economico aggiornato periodicamente.
  • Conto economico previsionale per l’anno in corso.
  • Comparare periodicamente il conto economico dell’esercizio in corso con quello previsionale.
  • Adeguamento dei prezzi di vendita in base ai costi fissi e variabili.
  • Obiettivi economici prefissati e analizzare lo scostamento mese per mese.
  • Lavorare per budget.

Chiariamo i punti fondamentali attraverso le domande salienti.

Come fare il controllo di gestione? 

Le fasi del controllo di gestione seguono prima di tutto l’area Amministrazione Finanza e Controllo in azienda. Una volta stabiliti gli obiettivi da raggiungere, si impostano i KPI aziendali cruciali.

A questo punto si fa in modo di coinvolgere nella strategia aziendale ogni reparto, con le due risorse umane.

I dati del controllo di gestione dipendono da dei report periodici. In questo modo si valuta la performance aziendale dal punto di vista economico finanziario.

Quando si fa il controllo di gestione?

Non esiste una data periodica da tenere a mente. Si tratta di un lavoro continuo. Il controllo di gestione aziendale va fatto sempre. I KPI aziendali vanno monitorati in ogni momento. Si tratta di un processo fondamentale per il buon successo dell’azienda e per mostrare le qualità e l’efficienza dell’impresa. Ricapitolando, il controllo di gestione è fondamentale perché permette di:

  • verificare se l’azienda sta procedendo nella giusta direzione.
  • intercettare e correggere eventuali criticità.
  • prendere le giuste decisioni per il futuro dell’azienda.

Per agevolarti nel controllo di gestione, noi di Arxivar abbiamo sviluppato un software perfetto, che riduce i tempi e tiene sotto controllo la tua azienda in ogni momento. Contattaci subito per saperne di più!